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giovedì 26 gennaio 2012

Incontri con i designer artigianali: L'Atelier Design Trasparente

E con il nuovo anno apriamo una nuova rubrica:

Incontriamo per voi i designer che si definiscono "Artigianali".
Designer che lavorano i loro prodotti, uno ad uno e non in serie industriale.
Sta nascendo una nuova idea del design, un concetto più personale, controllato in ogni minimo dettaglio dagli stessi designer che lo producono.
Benvenuti in questa nuova dimensione del Design.


Il primo appuntamento è con i designer Emiliano Brinci e Francesca Soluzioni nel loro Atelier.
Ebbene sì, abbiamo incontrato i simpatici designer di "Design Trasparente".
E, tra una chiacchiera e l'altra, è nata l'idea di rendervi partecipi del nostro incontro.
Una bella chiacchierata sul design artigianale ed il lavoro che svolgono in Atelier.
Vi va di sentire cosa ci siamo detti? Allora mettetevi comodi e...buona lettura!



Com'è nato Design Trasparente: passione per il metacrilato e per le materie plastiche?

Io e Francesca ci siamo conosciuti nel 2004, quando per motivi di lavoro abbiamo cominciato a collaborare sporadicamente. Io progettavo stand per un società di Roma, Francesca invece aveva aperto da poco il suo laboratorio di lavorazioni di materie plastiche.
Due percorsi progettuali diversi, ma con molti punti in comune.
Questo è stato il nostro approccio e l’inizio della collaborazione.


Progettando insieme, confrontandoci, parlando ogni giorno, abbiamo notato che entrambi avevamo la passione per la ricerca e le materie plastiche e le forme rigorose che si possono realizzare con semplici lavorazioni, contrapposte alla vivacità dei colori.
Abbiamo capito di essere due ARTIGIANI/DESIGNER.

Artigiano non inteso semplicemente come una figura con abilità tecnica e manuale, ma colui che persegue per sé e per la propria personale soddisfazione, la ricerca dell’opera quasi perfetta, del buon lavoro fatto con arte, intelligenza, sapienza manuale e conoscenza, che va contro la mediocrità e il “basta che sia fatto”.




Un design artigianale si inserisce facilmente nella realtà dei designer aziendali?
Ed in quanto a vendita di prodotti, come vi siete inseriti nel mondo commerciale del design?

Vorrei sdoganare lo stereotipo dell’artigiano di bottega, circondato da apprendisti e con la matita sull’orecchio.
Essere artigiani/designer significa vestire i panni d’attento osservatore; vuol dire guardare al passato puntando all’avvenirismo Made in Italy, così come implica pure l’essere dotati di capacità tanto manuali quanto tecniche.
I nostri prodotti sono progettati con il CAD, tagliati con macchine a controllo numerico e rifiniti tutti a mano.
Questo significa niente stampaggi industriali, niente serie illimitate.
Questo significa fare le cose con arte: sapienza manuale e conoscenza -approccio tipico del fare artigianale- ottimizzando forma, funzione, ed estetica -approccio tipico del designer industriale.





I nostri oggetti sono tutti simili ma mai uguali tra di loro.
In un periodo storico come quello attuale, dove università e scuole private ogni anno “sfornano” centinaia e centinaia di designer e creativi che si immettono in un mercato ormai saturo e in crisi come quello industriale; dove le aziende non hanno più il tempo e denaro per investire e scommettere su nuovi progetti, l’unica via d’uscita è pensarsi come una micro-impresa, ed iniziare la via dell’autoproduzione.

Se non siamo i primi a credere in noi stessi chi altro lo può fare?
Non è facile, noi lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle.
Bisogna acquisire abilità tecniche, investire soldi, trovare un'idea, saper padroneggiare i nuovi mezzi di comunicazione e lavorare sul proprio nome, che deve diventare il proprio personal brand.
Riguardo alla commercializzazione dei prodotti, in pochi anni siamo riusciti ad aprire un Atelier online e offline, dove vendiamo il nostro design - e quello di altri Artigiani/Designer come noi - e ad acquisire alcuni punti vendita in Italia.




Lavorate i vostri prodotti in un atelier: dove avete imparato la lavorazione del metacrilato?

A questa domanda ci piace rispondere evocando l’immagine della pianta che deve consolidare le radici.
Ogni abilità tecnica si acquisice con l’esercizio.
Motivo per il quale abbiamo lavorato, per anni, fianco a fianco con chi il mestiere lo conosceva bene, assimilando, come spugne, quello che nessun libro di testo ti può insegnare: l’esperienza manuale.






Se doveste raccontare il vostro percorso in pochi punti dal vostro inizio in atelier ad oggi, come lo descrivereste?
(esempio: avete iniziato montando l'officina, comprato i macchinari, imparato a lavorarli, e presentati alle aziende)

Ti descriviamo sinteticamente la ricetta che bisogna seguire per realizzare un progetto come il nostro.
- Prendete un pizzico di macchinari, uno spicchio di computer e iniziate a condirli con un abbondante numero di pratiche fresche.
- Dopo aver mixato tutto e frullato bene i vari ingredienti, versate il contenuto in un recipiente abbastanza grande da contenere tutto.
- Finito l’impasto, bisogna aggiungere un litro di tecnica, mezzo litro di design, una bustina di esperienza e un cucchiaino di creatività.
- Infornate tutto per almeno 5 anni a circa 200°
- A cottura terminata aggiungere scaglie di social network, un pizzico di blog, una serie di eventi a proprio gusto con un abbondante spruzzata di passaparola.
- Impiattate il tutto su un bel network e servitelo ancora caldo accompagnato da una serie di distributori e punti vendita freschi .






Direi simpatica ed esauriente la vostra ricetta! :)
E...oltre al design, le vostre passioni come creativi?

Quando non pensiamo “al design” nutriamo il nostro corpo e la nostra anima.
Mangiando, leggendo, bevendo, passeggiando e ascoltando musica.





Un consiglio per i giovani designer artigianali?

I momenti di crisi sono periodi in cui possono nascere opportunità interessanti per chi ha creatività e la voglia di emergere.
Non perdete troppo tempo, iniziate oggi a realizzare quello che state pensando di fare.



Avete mai organizzato dei Workshop?

Sì, abbiamo organizzato, durante manifestazioni di settore svoltesi a Roma, dei workshop per fa conoscere meglio, a progettisti e semplici curiosi, le potenzialità dei prodotti plastici.



Bene ringraziamo Emiliano e Francesca, per essere stati qui con noi, e per averci illustrato il loro lavoro.
E vi invitiamo a fare un giro nel loro creativo Show Room a Roma.



-Dove trovare Emiliano e Francesca e come contattarli?

show room: Piazza Scotti, 23 - 00151 - Roma - info@designtrasparente.com
atelier: +39 06.31.05.66.51

blog: http://designtrasparente.blogspot.com/
sito web: http://www.designtrasparente.com/

e-mail:
Emiliano Brinci: emiliano@designtrasparente.com
Francesca Soluzioni : francesca@designtrasparente.com


Le foto utilizzate in quest'articolo sono una gentile concessione dell'Atelier Design Trasparente ©

3 commenti:

  1. Magari un designer artigianale non dovrà passare da Ikea per arredare casa, anche se non ha una bottega e non porta il lapis sull'orecchio!
    ps.: è sempre un piacere leggerti.

    RispondiElimina
  2. Ciao Anna!
    Grazie! È un piacere anche per me averti come lettrice...a presto!
    Susy

    RispondiElimina

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